La pet therapy è riconosciuta come cura ufficiale, all’interno del Servizio Sanitario Nazionale, da un decreto del Consiglio dei Ministri del febbraio 2003, firmato dal Ministro della Salute Sirchia.
Si tratta di una “terapia dolce” basata sulla valenza curativa insita nella relazione uomo-animale che integra, rafforza e coadiuva le tradizionali terapie pertanto è una co-terapia che affianca una terapia tradizionale in corso. Essa può essere impiegata su pazienti affetti da differenti patologie con obiettivi di miglioramento comportamentale, fisico, cognitivo, psicosociale e psicologico-emotivo.
Il padre della Pet Therapy fu lo psichiatra infantile, Boris Levinson che enuncio’ per la prima volta, intorno al 1960, le sue teorie sui benefici della compagnia degli animali, che egli stesso applicò nella cura dei suoi pazienti.
La presenza di un animale permette in molti casi di consolidare un rapporto emotivo con il paziente e stabilire tramite questo rapporto sia un canale di comunicazione paziente-animale-medico, sia stimolare la partecipazione attiva del paziente.
Le attività di Pet Therapy si suddividono in AAT ossia terapie assistite dagli animali o AAA quindi attività assistite dagli Animali ed in ultimo AAE che consiste nell’educazione assistita dagli Animali.