La capra tibetana, nota anche come capra nana d’Africa, è una capretta di piccole dimensioni originaria della Somalia.
Fu introdotta in Italia alcuni decenni fa prima all’interno dei giardini zoologici e delle fattorie e poi, solo negli ultimi anni come animale domestico, si può trovare in Europa, Africa e Asia.
Si tratta di una specie molto adattabile che riesce a sopravvivere a climi e habitat diversi.
Grazie al loro carattere allegro, socievole e affettuoso sono particolarmente indicate per i bambini e per questo sono molto diffuse negli zoo e nelle fattorie didattiche.
Pertanto risultano molto semplici da gestire sotto il profilo caratteriale, inoltre sono davvero affettuose.
Per questo motivo le abbiamo scelte per essere di compagnia e per rallegrare le giornate dei nostri ospiti all’interno del nostro parco.
Abbiamo destinato loro un’ampia area all’interno della quale vi è un ricovero per i mesi più freddi, per la notte ma anche per il vento e la pioggia.
La loro area è assai spaziosa, adatta quindi a soddisfare le loro necessità come correre, saltellare e arrampicarsi ed è completamente recintata in quanto le capre tibetane tendono a brucare ogni pianta e ogni cespuglio che incontrano sul proprio cammino.
Le caprette tibetane sono una razza socievole, gregaria e gerarchica, il che significa che tendono a vivere in gruppi al cui interno si forma una precisa gerarchia che deve essere rispettata da tutti i membri del gruppo.
Per quanto concerne l’alimentazione sono degli animali onnivori, anche se la loro alimentazione si basa principalmente su foglie, erba e arbusti.
Le caprette che vivono all’aperto sono in grado di procurarsi da sole il cibo necessario per il loro fabbisogno giornaliero, noi comunque durante i mesi più freddi forniamo loro del fieno in aggiunta.
Ovviamente lasciamo sempre a loro disposizione dell’acqua fresca e pulita.
Coinvolgiamo nell’accudimento delle caprette i nostri ospiti che così hanno la possibilità di impegnarsi attivamente in delle attività guadagnandoci in salute, sono invogliati di stare all’aria aperta e alla luce del sole permettendo al loro organismo di produrre più serotonina e quindi hanno un aumento del tono dell’umore ed in ultimo e non di poco conto recuperano un legame con il passato attraverso l’accudimento di animali che ai loro tempi si avevano abitualmente nei cortili.